Ciao a tutti, mi chiamo Beatrice Cascone, ho 24 anni. Ho studiato Amministrazione Finanza e Marketing alle superiori dove ero anche nella nazionale di nuoto: ho sempre amato l’acqua e la competizione, anche verso me stessa. Dopo le scuole superiori, per approfondire l’inglese ho deciso di trasferirmi in New Jersey a 10 minuti da Manhattan NYC, per un’esperienza come nanny/babysitter: curavo 4 bambini e 3 cani ed è stato molto difficile, ma l’esperienza e lo scambio culturale sono insuperabili. Ho così preso l’attestato madrelingua in inglese. Molto fiera di me e nel 2017 mi sono iscritta alla North Carolina University con l’indirizzo di giustizia criminale, settore che non esiste in Italia, anche se per motivi personali sono tornata in Italia e nel 2020 ho concluso il mio percorso triennale all’università IULM di Milano in Turismo Internazionale, dove ho approfondito 6 lingue. Ho sempre voluto sperimentare strade nuove, conoscere luoghi, culture e ho partecipato a vari programmi di UN Delegate e trascorso mesi in Cina tra Xian e Hong Kong, nonché a NYC nella sede dell’ONU e A Ocean City Maryland.
Nel pieno della pandemia globale, ho deciso di continuare a studiare e iscrivermi alla magistrale di Politica Internazionale all’Università Cattolica del Sacro Cuore
di Milano (attualmente sto scrivendo una tesi sulla diplomazia spaziale).
Amo lo spazio e tutto quello che si trova al di fuori dell’atmosfera. Non mi sono mai fermata e continuo a non farlo, ho vinto una borsa di studio alla EIIS (European Institute of Innovation for Sustainability) dove sto frequentando un corso di Imprenditoria Spaziale.
Continuo a sognare, ogni giorno sempre di più.

Franco Dipietro è nato a Imperia, in Liguria, nel 1978. Nel 1997 si trasferisce a Torino per cominciare gli studi in Ingegneria Logistica e Gestionale al Politecnico, nel 2001 affianca gli studi accademici al master di Storytelling della Scuola Holden. Nel 1999 esce il suo primo racconto letterario, “Tutto sui medi” edito da Meridiano Zero, all’interno della collana editoriale “Gli intemperanti”. Nel 2002 si trasferisce a Roma per perfezionare le tecniche di scrittura per cinema e tv alla scuola RTI/Mediaset. Dal 2005 al 2010 riveste il ruolo di copywriter all’interno del network multinazionale di advertising Leo Burnett, lavorando tra Milano e Londra. Nel 2010 fonda la sua prima start up: una casa di produzione video e creazione contenuti digitali specializzata in sostenibilità. In dieci anni sviluppa e produce 3 cortometraggi selezionati a festival internazionali: "Il resto" (Cannes Samaine de la Critique), “Ruggero” (Due premi speciali al Festival di Capalbio, comprato da Canal+), “Chernobyl” (Mibact, Luxembourg International e RaiPlay) - nel 2018 esce il suo primo feature documentary per il cinema “Subs Heroes”, proiettato in oltre 30 cinema in tutta Italia. Nel 2019 fonda Biova Project, azienda dedicata alla lotta allo spreco alimentare e al social impact, con l’idea di fare qualcosa di concreto a favore della transizione ecologica. Da allora è 100% dedicato allo sviluppo e alla guida dell’azienda.

Sono Lisa Martignetti, operatrice funebre, funeral planner e fotografa. Figlia d'arte, cresciuta con la passione per i cimiteri e l'arte funeraria che amo immortalare nelle mie fotografie. Parlo di morte, cercando di oltrepassarne il tabù macabro che l’accompagna. Fra vita e morte, materia e anima. Su questi confini mi muovo, da ragazza dei cimiteri. E li supero. Attraverso i miei occhi il sepolcro prende vita. Le mie creature piangono, ridono, danzano con me, nella luce e nell’ombra.

Mi chiamo Carlo Ferrario, sono nato a Milano il 12 settembre 1997. Io e mio fratello Fabio (22 anni), abbiamo vissuto con i nostri genitori a Milano. Dopo la scuola media, ho frequentato l'istituto tecnico commerciale di amministrazione, finanza e marketing in una scuola privata. Nel 2013, quando ero in seconda superiore (anno in cui sono stato bocciato), io e mio fratello siamo stati collocati in comunità per minori dai servizi sociali, a causa della difficile situazione di salute psico-fisica che da qualche anno aveva colpito i miei genitori. Il progetto era quello di un rientro a casa col miglioramento delle condizioni di salute di mio padre e mia madre. Sfortunatamente, la morte di mio padre avvenuta nel marzo del 2014 e l'aggravamento delle condizioni di salute di mia madre, hanno impedito il nostro rientro a casa; ciò ci ha portato a scegliere di continuare a vivere in comunità, poiché era divenuta la nostra prima casa. Nel 2017 mi sono diplomato all'istituto tecnico e a settembre, all'età di 20 anni, sono andato a vivere in affido da una coppia di signori, vicino ai quali vivo tutt'ora, in autonomia, nel mio appartamento, e coi quali io e mio fratello abbiamo instaurato un rapporto molto familiare. Dopo il diploma ho frequentato la facoltà di Scienze dell'Educazione presso l'Università Bicocca di Milano, dove mi sono laureato nel 2020. Ho lavorato un anno come educatore in una comunità per minori ed attualmente, per finire gli studi della magistrale di Scienze Pedagogiche, lavoro come educatore di sostegno nell'educativa scolastica.

Nasco il 21 aprile 1981, nella stessa città di Eleonora Duse che, sempre un 21 aprile, però, morì. Vengo al mondo a Vigevano, nella pianura di cui non si vede la fine e che, per questo, non mi fa amare i dislivelli.
Dopo una formazione di moda, ho insegnato per qualche lustro Storia del Costume e della Moda e Disegno di Moda a Milano, sostenendo la bellezza come cultura e miscellanea di più arti.
Da sempre costruisco la mia personale biblioteca e colleziono abiti vintage, foto antiche e lettere d’amore che cerco manoscritte nei mercatini. Sono attratta, al limite del fanatismo, da corrispondenze, diari e biografie ed è appassionandomi di Curatela che ho trovato il modo di dedicare tempo alle mie passioni più intime riuscendo a tenere i piedi per terra.
Oggi sono Brand Curator e Business Process Director presso Luxury Lab Cosmetics, azienda milanese che si occupa di distribuzione di cosmetici. Da buon amante degli specchi, non poteva che finire così.

Mi chiamo Vincenzo Vetere ed ho quasi 27 anni. Nella vita quotidiana lavoro come informatico nell'ambito della sicurezza e nel tempo libero mi occupo di bullismo e cyberbullismo quale fondatore di ACBS - Associazione Contro il Bullismo Scolastico ODV.
Ho deciso di fondare ACBS perché io stesso sono stato vittima di attacchi di bullismo e cyberbullismo per 13 anni circa. la "particolarità" della mia esperienza è che ho subito più bullismo femminile che maschile. Anche per questo giro le scuole d'Italia per portare ai ragazzi quello che mi è mancato: la speranza. Quando frequentavo la scuola l'argomento non si affrontava e probabilmente sarebbe bastata una singola ora, un incontro per potermi salvare.
Il bullismo mi ha cambiato in negativo ma anche in positivo, oggi sono un uomo molto normale, sensibile ma allo stesso insicuro di se stesso e delle proprie capacità. Ad esempio non ho mai avuto una storia con una ragazza perché la paura e l'ansia mi tormenta ogni volta.
Condividere le proprie esperienze aiuta nel capire che TU NON sei il problema e puoi dare aiuto a chi oggi sta subendo questo atteggiamento che è piaga sociale.

Nasco con una penna e un foglio in mano, poi diventati un Mac.
Mi laureo in giurisprudenza a Bologna, mi formo poi in grafica pubblicitaria e con un master in Digital Economics & Entrepreneurship in H-Farm, il campus tecnologico più grande d’Italia. Da 5 anni sono formatrice e consulente di marketing strategico, e-commerce management e advertising per le imprese della mia terra. Oggi frequento un MBA International al Cuoa Business School.
Vedo negli occhi del Sud enormi potenzialità.
Credo:
Nelle sue aziende e nelle persone che le hanno costruite.
Nei talenti dei giovani della mia terra, che però ogni anno la devono abbandonare.
Credo e lavoro per la costruzione di un futuro che preveda un “restare” oltre che un “andare via”.
Credo nell’etica: del lavoro, delle persone, delle relazioni. Senza scendere a compromessi.
Nelle potenzialità del commettere errori: perché è l’unico modo per migliorare imparando.
Nell’innovazione, nella tecnologia, nella scienza, ma amo trascorrere il mio tempo libero nella natura, perché ispiratrice di Bellezza e madre di tutti gli insegnamenti.
Amo camminare e viaggiare con il mio kite surf. Sogno di fondare il più grande hub di formazione sulla imprenditorialità digitale al Sud.

Sono Stefania Camurri, sono nata a Carpi 52 anni fa e seguendo il destino mi sono trasferita in Toscana nel 2012. Mi sono diplomata al liceo linguistico e ho frequentato la scuola per interpreti a Bologna fino all'ultimo anno quando, sempre ascoltando il destino, ho abbandonato per subire un intervento chirurgico sperimentale allo stomaco negli anni in cui quelle operazioni erano decisamente pionieristiche. Vengo da una famiglia di ristoratori, sono Chef, ex obesa e un po' cicciottella. Ho da poco pubblicato “Cenerpentola” (Albatros, 2021), nel quale ho raccolto amore, patimento e passione, tra cucina e stomaco.
A Campiglia Marittima, premiato come uno dei Borghi più Belli d’Italia, conduco il mio ristorante Mamanonmama; lo porto avanti con la mia famiglia: Fabio e i miei due figli meravigliosamente diversi (il nero e il rosso). In cucina amo e odio la mia professione, a seconda di quanto in quel momento senta la necessità di nutrirmi.
Curo il blog “Cenerpentola e Lalìa” con Valentina Bezzi, amica psicologa e sessuologa, tra cibo, psiche e sesso. Perché? Perché i cinque sensi sono appagati dal sesso e dal cibo, da che mondo è mondo. Su palco TedX racconterò tutta quella inquietudine che mi fa sentire superhero.